Dal 21 febbraio al 24 febbraio noi come volontari dello SVE abbiamo
partecipato alla Valutazione Intermedia a Torre del Greco vicino a
Napoli. Il obbietivo principale del
incontro era farci pensare e analizzare il nostro percorso del apprendimento
durante il servizio svolto qui in Italia.
La Valutazione e’ stata effetuata dai formatori di AMESCI, associazione
nazionale di promozione sociale impegnata nell’empowerment delle giovani
generazioni.
Noi e altri 40 govani dai paesi diversi abbiamo passato quattro giornate per
valutare la nostra esperienza. Il lavoro era basato sopratutto sul metodi
non-formali. Abbiamo lavorato nel gruppi piccoli e piu’ grandi quindi tutti
hanno avuto l’opportunita di condividere i suoi impressioni.
Il primo giorno abbiamo presentati i nostri progetti creando “un'opera d’arte collettiva”. Ogniuno ha fatto un piccolo disegno che rappresentava
il suo progetto o la sua idea principale dello SVE. Dopo lavorando in
sottogruppi abbiamo analizzato il nostro apprendimento durante lo SVE e poi con
la carta e pennarelli abbiamo creato ogetti diversi da simbolizzare le nostre
idee.
Il secondo giorno era dedicato della valutazione della qualita’ della
communicazione tra tutti quelli coinvolti nello SVE in particolare abbiamo
discusso i problemi che avevamo dovuto affrontare prima di iniziare il nostro
servizio. Abbiamo condiviso le nostre esperienze di collaborazione con gli enti
d’invio, anche con le associazioni di coordinamento e accoglienza. E poi noi
come i rappresentanti dello SVE abbiamo preparato un elenco dei
proposte per migliorare la qualita’ dei progetti nel futuro. Secondo me, questo
e’ il modo perfetto per capire se qualcosa dovrebbe essere cambiato perche
siamo gia’ stati esperti e sappiamo perfettamente come funziona la programma.
La parte del incontro piu’ divertente secondo me e’ stata le attivita’ per
verificare la conoscenza della storia e cultura d’Italia. Ogni gruppo ha
preparato un piccolo pezzo di dramma per raccontare la sua comprensione della
cultura, organizzazione politica, rapporti umani etc in Italia. Pero’ e stato
vietato usare gli stereotipi sulla vita italiana che esistono. All’inizio e’
sembrato quasi impossibile ma dopo un po’ ci siamo reso il conto che dopo
quattro-cinque mesi in Italia avevamo conosciuto molte cose oltre a caffé e
pizza!
Un'altra cosa molto importante e’ stata l’attività sulle competenze chiave
e Youthpass che, secondo me, sara’ di grande aiuto per tutti i volontari che
vogliono compilare il Youthpass alla fine del servizio.
Certamente, a parte il lavoro svolto, è stato veramente piacevole
incontrare altri volontari e fare una cena di Carnevale in maschera tutti
insieme!
Anna, Volontaria SVE
“A Solidarity Shelter”
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