25 marzo 2009

Egészségedre! di Giovanni Zimotti

Il mio primo scambio giovanile si è concluso solo pochi giorni fa ed io vorrei già partire ed andare a farne un altro.
Ma iniziamo con ordine: lo scambio a cui ho partecipato si è svolto in Macedonia, a Vinica (per leggerlo correttamente devi pronunciarlo con una “z” al posto della “c”) una piccola cittadina di circa 20.000 abitanti situata nella parte orientale della Macedonia.
Ah per informazione: la macedonia oltre a essere un modo per mangiare la frutta è anche una nazione, si trova a Nord della Grecia, tra l'Albania, la Serbia e la Bulgaria.
Conosciuta ai più per la sua bandiera gialla e rossa a forma di sole e per Alessandro il Grande. Dimenticavo, andare in Macedonia comporta qualche piccolo inconveniente: usano l'alfabeto cirillico, impossibile da decifrare (almeno per me) ed la loro valuta corrente il “Dinaro” assomiglia molto ai soldi del Monopoli.

A questo scambio giovanile oltre al gruppo italiano e a quello macedone hanno partecipato anche altri gruppi provenienti da Albania, Croazia, Ungheria e Romania.

Sono confuso, non so da dove iniziare, sono stato in Macedonia solo per nove giorni, ma abbiamo fatto tante di quelle cose che è impossibile scriverle in un post.
Iniziamo con le “serate interculturali”. Durante le quali ogni gruppo nazionale, ha presentato il proprio Paese, attraverso filmati, piccole scenette teatrali (bellissima quella sul fidanzamento fatta dai Croati), danze (mi chiedo ancora come faceva Kinga a ballare con un vaso di vetro in testa), musica e cibo (noi Italiani come tradizione abbiamo cucinato 3 kg di pasta).
Bellissima anche la caccia al tesoro per tutta Vinica, durante la quale abbiamo dovuto “scalare” una montagna e passare per una chiesa ortodossa, sono come quelle italiane con alcune differenze: il tetto ha una forma diversa, non ci sono le panche per sedersi e sono tutte colorate.
Ma la cosa in assoluto che mi ha colpito di più è stato vedere da vicino un vero matrimonio balcanico. L'atmosfera era quella del film Underground di Emir Kusturica; tutti gli invitati hanno ballato ininterrottamente fino a notte fonda la tipica danza macedone: “Oro” fatta di semplici movimenti andando a formare due o più cerchi che occupavano tutta la sala da pranzo del nostro albergo, accompagnati da una tipica orchestra di musica balcanica, mai stanca di suonare.
L'evento principale di questo scambio è stato, senza ombra di dubbio, la partecipazione al Carnevale di Strumica. Ci siamo divisi in tre gruppi principali ed abbiamo realizzato le maschere usando solamente qualche sacco, un po' di carta e tanta fantasia. Il mio gruppo si è ispirato al Medioevo, con tanto di Re e Regina, moschettieri ed un Generale, forse un po' troppo moderno, ma ha fatto la sua figura. Un altro gruppo ha rappresentato “I Flinstones” e gli ultimi due hanno creato una tribù di indiani ed una piccola banda di pirati di terra, in quanto non avevano i soldi per comprarsi un veliero.

Spero di essere riuscito almeno in parte a descrivervi questa fantastica esperienza, anche se mi risulta difficile riuscire a descrivere l'affiatamento che si è venuto a creare in quei pochi giorni tra tutti noi.
Vi saluto con il nostro slogan “ufficioso”: Egészségedre!

Giovanni Zimotti

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